Giornata lontana dal mare: mi ritrovo, con un paio di amici, per cercare di insidiare qualche bass e luccio in un laghetto non lontano da
qui. La giornata non è delle più attive ma i pesci non si fanno
desiderare regalandoci diverse allamate.
Continuiamo quindi a
setacciare la riva fino ad arrivare ad una zona più limacciosa con
tronchi ed alberi sommersi sparsi ovunque. Brutti ricordi rievocano
in me quelle sponde...troppe esche perse nel groviglio di quei rami. Questa però pare essere la mia giornata fortunata: l'acqua, che con il
clima torrido della stagione si è ritirata, lascia spazio ad una
distesa di fango sulla quale è possibile camminare ed a far capolino
fra due zolle vedo lui, il vecchio pro-q che, mesi prima, “regalai”
al lago proprio su quella sponda. Il fango lo aveva conservato e le
parti metalliche erano ancora come le avevo lasciate.
Passa poco tempo tuttavia perchè
realizzi che quella non era affatto la mia giornata fortunata.Un
tratto di sponda troppo ripido, una pietra poco stabile che non
riesce a sorreggere il mio peso. Il piede scivola e senza neanche
accorgermene cado a terra rovinando sulla canna. Un “crack”
agghiacciante mi preannuncia che questa volta si è fatta male per
davvero: spezzata sotto il penultimo anello, con la speranza di
poterla riparare accorciandola che svanisce nel notare un paio di crepe a circa
metà del fusto. La Falcon Original fs-5-166 è stata la mia compagna di avventure sin dal primo
momento ed ora credo proprio che dovrò dirle addio :(
Periodo molto sfortunato quest' ultimo
economicamente parlando perchè, una dopo l' altra, stanno cadendo
molte unità fra le fila del mio esercito di attrezzature ed
artificiali (che si sta riducendo all' osso). Io per ora continuo a
pescare nella ragionevole speranza che a questo segua un periodo
altrettanto fortunato...
Si ringrazia Marco per le foto, alla prossima !